di don Filippo Gorghetto
Si sa, le parole nella Bibbia hanno il loro peso e il loro significato. Non sono messe lì a caso, per riempire gli spazi e aggiungere dettagli poco importanti. Ogni parola è ispirata, nel senso che forse, se ci mettiamo a leggere quelle pagine chiedendo allo Spirito di parlarci, possiamo trovarci qualcosa di davvero liberante per la nostra vita.
E c’è una parola, nel Vangelo, che ha una portata di cui poche volte ci rendiamo conto. Dopo che Gesù ha fatto un po’ di miracoli, ha operato un po’ di guarigioni, si sente dire dai suoi discepoli che “tutti” lo cercano. Bella l’idea che ci sia qualcuno che cerca Gesù, anche se è vero che potremmo pensare che dopo i miracoli è facile cercare e fidarsi di chi li ha compiuti.
Strana, invece, l’idea che questo “tutti” sia molto denso. Perchè tutti vuol dire tutti, senza escludere nessuno. E tutti vuol dire anche quelli che magari non credevano che Gesù potesse fare qualcosa, tutti vuol dire anche quelli che erano di altre religioni, tutti vuol dire anche quelli che non sapevano nemmeno dell’esistenza di Gesù, tutti vuol dire anche quelli che erano contro quello che Gesù pensava e diceva. Anche chi, forse per alcune scelte che ha fatto nella vita, può darci fastidio, perchè lo pensiamo distante dalla fede, dal nostro modo di pensare di cristiani.
Eppure, anche queste persone cercano Gesù. E lo cercano sul serio. Anche per il “semplice” motivo che vogliono incontrare qualcuno che fa bene alla loro vita. Un bell’insegnamento anche per noi, che pensiamo, magari senza rendercene conto, che il Vangelo sia per pochi. Invece, è per tutti. Ma proprio tutti!