di Sara Manzardo
Cosa c’è di più importante, di più bello, di più essenziale, di più universale, se non la vita? La mia, la tua vita.
La vita delle persone che amiamo e che abbiamo amato. La vita di chi ha permesso che io esistessi, la vita di chi ha reso più bello questo mondo.
La vita di chi non abbiamo mai conosciuto e non conosceremo mai, perchè ogni vita ha qualcosa di bello e di prezioso, un motivo per amare e per sentirsi amati.
Forse per una volta possiamo andare oltre al post sui social, alle foto dei calzini spaiati, a un semplice hashtag.
E celebrare la vita, realizzando che ogni istante, ogni battito del nostro cuore è un miracolo.
Che la nostra vita è un dono da custodire, un dono per cui il cuore può riempirsi di gratitudine e bellezza.
Che c’è un disegno di eternità in ogni uomo e in ogni donna, e che il valore di ciascuno non è condizionato dalla salute, dalle disabilità, dalle fragilità, perché ciascuno agli occhi dell’Amore vale quanto l’universo intero.
Quello che possiamo fare, forse, è dare un po’ più di attenzione alle vite di chi abbiamo vicino, delle persone che abitano con noi, di quelle che incontriamo ogni giorno.
Accogliendo le fragilità, abbracciando le paure, avvicinandoci a chi non si sente degno di vivere e di gioire, di aprirsi alla vita, di accogliere la vita.
E ringraziando, perché ci siamo e potremmo non esserci.
Perché siamo stati accolti e amati, forse in modo imperfetto, ma questo ci ha permesso di crescere nel mondo e nel cuore di qualcuno.