Si avvicina l’apertura del Sinodo sui Giovani, voluto da Papa Francesco perché la Chiesa si interroghi su come accompagnare i giovani “a riconoscere e accogliere la chiamata all’amore e alla vita in pienezza”.
Ma questi giovani, dove sono? Chi sono? E soprattutto… cosa cercano?
Troppe volte si è parlato dei giovani in terza persona, poche volte invece si lascia che siamo noi giovani a parlare di noi stessi, della nostra fede, del nostro sogno di Chiesa che ci accolga e ci accompagni nella crescita e nella ricerca della vita in pienezza.
Così, abbiamo deciso di condividere con voi una lettera che i giovani della Diocesi di Padova hanno scritto, come relazione finale del loro Sinodo dei Giovani, un sinodo “pilota” concluso a maggio di quest’anno, che precede e prepara il Sinodo dei Vescovi.
Un testo breve ma intenso, 4 pagine che meritano di essere lette, perché contengono la voce di quasi 5000 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni che si sono incontrati in piccoli gruppi per rispondere alla domanda del loro Vescovo: “Cosa secondo te vuole il Signore per la Chiesa di Padova?”.
Gli spunti di riflessione sono molti, e molto profondi, perché la lettera parla di testimonianza credibile, di accompagnamento spirituale, di una formazione a tutto tondo per conoscere l’insegnamento della Chiesa di fronte ai temi scottanti di attualità, di ricerca del senso del sacro.
Si chiede di tornare all’essenziale, per vivere con consapevolezza la liturgia e i sacramenti, conoscere la Scrittura, imparare a pregare.
Insomma, i 5000 ragazzi e ragazze di Padova non chiedono giochi di prestigio e mille attività invitanti. Più semplicemente chiedono di essere aiutati a riconoscere Cristo nella Chiesa, ad avvicinarsi a Lui, a comprendere il sogno che Dio ha per la loro vita e a rispondere a questa vocazione con gioia e consapevolezza.
Sì perché noi giovani abbiamo “sete di Dio”. Abbiamo sete di Verità, di chiarezza, di sacralità. Abbiamo sete di incontrare il Signore personalmente, attraverso l’Eucaristia e la vita della nostra comunità cristiana, che troppo spesso ci impegna in mille attività, in cui però rischiamo di smarrire il centro della nostra fede. Vogliamo, in una parola, innamorarci di Cristo e del Vangelo…
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