È nato! Questo è il grande annuncio che illumina ogni Natale.
Il mondo ha rivolto all’improvviso gli occhi a quella luce, dai più semplici ai più dotti, dai più vicini ai più lontani.
“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”, ha preannunciato il profeta Isaia. E al di là di tutto quello che il Natale è diventato, e non c’è da stupirsi, questo è l’unico vero annuncio che ci fa fare Natale sul serio. È l’unico annuncio che ci dice la dimensione, la portata del Natale: Dio si ė fatto carne, contro ogni previsione umana, annuncio tanto tenero quanto scandaloso.
Tutti rivolti a quel bambino, anche se forse ancora non capivano l’importanza di quell’annuncio, non realizzavano come quel bambino era lì per cambiare il mondo. Ma nonostante questo, tutto il mondo si ė rivolto a quel bambino, tutti sono stati chiamati a raccolta per quello che era non l’evento dell’anno, ma l’evento della vita e della storia.
Eppure, qualche anno dopo quell’evento, sembra quasi che il mondo faccia fatica a rivolgersi a quel bambino. Quasi sia più fastidioso che altro, quasi non possa fare nulla per la nostra vita, quasi sia più un ostacolo per la storia.
A tal punto che l’annuncio che è nato non sembra più una esclamazione di gioia, una certezza della vita, ma sembra essere diventato una domanda: ma Gesù ė nato?
E non perché ormai il Natale è diventato quello che vediamo. Ma perché a guardare il mondo, a guardare quanta fatica fa a trovare un ordine, a vedere quanto si dimentica che potrebbe essere un mondo bello… verrebbe davvero da chiedersi se è nato.
Verrebbe da chiedersi se il mondo ha capito, e soprattutto se si ricorda che quel bambino è venuto per cambiare il mondo, per illuminarlo di una luce che nessun altro può darci.
Noi siamo qui a dirci che non possiamo fare a meno di dire al mondo che Gesù è nato, per davvero. Che Gesù è nato e allora il mondo può cambiare. Che Gesù è nato, e allora non dobbiamo avere paura perché Lui sarà sempre e continuamente in mezzo a noi (al di là di quello che il mondo vuole farci credere).
Dobbiamo dire che Gesù è nato, e allora anche noi possiamo cambiare, possiamo camminare con Lui, possiamo anche permetterci di sbagliare perché siamo sicuri del suo perdono, dobbiamo dire che è apparsa la grazia di Dio, che porta la salvezza a tutti gli uomini.
Ne potremmo dire ancora tante, ognuno potrebbe trovare la sua, ma di sicuro non dobbiamo smettere di annunciare che Lui è nato!
Sì, è nato, e non ce lo togliamo più di torno. Se siamo qui, è perché abbiamo capito che quel bambino può davvero cambiare la nostra vita, e non importa a che punto si trova la nostra fede. E allora è proprio quel bambino che ci manda ad annunciare al mondo che non deve temere, perché stiamo annunciando una gioia che è di tutto il popolo!
E quel segno che tutti devono trovare è proprio la nostra gioia, la nostra semplicità, la nostra umanità, che dice che quel bambino davvero è il Salvatore del mondo, è davvero colui che fa
verità della nostra vita, è sul serio colui che rende bella la nostra esistenza.
Allora, ce lo diciamo ancora, è nato! Sì, è nato, e non dimentichiamolo mai!