Elisabetta, incinta nonostante l'età avanzata, sperimenta l'onnipotenza di Dio che fa fiorire i deserti e va oltre le nostre previsioni e la nostra fede rassegnata.
Quando incontra Maria, la prima parola di Elisabetta è una benedizione.
Non si gonfia, Elisabetta, non si fissa sul suo miracolo, non si sente eletta per i suoi meriti, non invidia Maria che è stata scelta per una missione infinitamente più grande.
Elisabetta semplicemente gioisce, riconosce che il vero miracolo è Dio che si fa vicino, è Dio che entra in casa sua nel grembo di Maria.
Dalla sua benedizione scaturisce la benedizione-magnificat di Maria: benedire, dire il bene, pensare il bene, augurare il bene, può far nascere solo altro bene, altra bellezza, altra gioia.
Pensando a chi ha ricevuto tanto, sai gioire o provi invidia?
Oggi scrivi un biglietto di auguri, fai un piccolo regalo, invia un piccolo messaggio per dire a qualcuno che gioisci con lui, che sei felice per il suo traguardo, per la sua benedizione, per la sua felicità.