"Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse." (Isaia 11,1)
Iesse, figlio di Obed, padre di Davide. Di lui si sa veramente poco, ma è uno degli antenati di Gesù più famosi.
Iesse, sacerdote del tempio, ha otto figli tra i quali dovrà essere scelto il futuro re di Israele.
Lui presenta al profeta Samuele i più grandi, i primi sette, ma Samuele vuole vedere anche il più piccolo. È proprio Davide, l'ultimo dei figli di Iesse, intento a pascolare il gregge, il meno indicato, il meno forte, il più inesperto tra gli 8 fratelli in quel momento. Sarà lui ad essere scelto e unto come futuro Re d'Israele.
Dio, nella sua ironia, ci fa capire una cosa che non abbiamo mai imparato a distanza di millenni: le Sue vie non sono le nostre Vie, i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri. La fede è la fiducia in Dio che tutto andrà bene, che con Lui faremo grandi cose e sconfiggeremo i giganti (come Davide quando sarà un po' più grande), anche se in quel momento non capiamo assolutamente cosa stia succedendo.
A Dio piace scombinare i nostri piani, per ricordarci che "Chi manda avanti la Chiesa non è né il sapiente, né l'intelligente, ma uomini disponibili al suo amore. (...) Dio entra nella nostra storia e ci invita ad entrare nella sua, nel suo progetto. Dio in noi, noi in Dio" (Giancarlo Rosati)
Oggi fai BENE ciò che devi fare.
Prima dello studio o del lavoro, nelle banalissime azioni quotidiane che a inizio settimana pesano anche più del solito, invoca lo Spirito Santo e metti la tua fatica nelle mani di Dio.