"Quando c'è una meta, anche il deserto diventa strada" (Proverbio tibetano)
Alcuni anni fa sono andata al Sermig in Giordania. Arrivata di sera, per arrivare alla città di Madaba, ho percorso di notte in auto una strada bellissima, che va da Amman (la capitale) a Petra (già più famosa per noi). E’ una strada realizzata in mezzo al deserto, che viene chiamata "la strada dei Re". Se la percorri di notte, sotto il cielo stellato, ti lascia a bocca aperta…e li ho capito cosa devono aver provato e vissuto i 3 sapienti.
Il deserto, nella Bibbia, è un luogo senza strade. È il luogo della fatica, del cammino spesso travagliato, del girare in tondo per quarant'anni. È il luogo delle tentazioni, della sete, della conversione. Se ci entri, rischi di perderti. Eppure, a volte, attraversarlo è l'unico modo per arrivare.
I magi, nel deserto, hanno trovato una strada. Non perché fosse facile trovarla, ma perché sapevano che valeva la pena. Solo chi sa orientarsi, chi ha ben chiaro qual è la sua stella, riesce in qualche modo a ritrovare se stesso, a tracciare la sua strada perfino nel deserto, ad arrivare a casa.
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A fine giornata, prima di andare a letto, chiediti se hai fatto dei passi verso la Stella oppure no.